Collaboro - continuativamente e collaborativamente - allo sciopero del fu/mio portale Vivacity. L'odierno blocco non servirà - ahimè - a nulla e a nessuno visto che siamo tutti (60 co.co.co su 12 regolari ) ma serve almeno all'anima per combattere fino alla fine e per manifestare il mio profondo dissenso contro la chiusura del portale.
Oltre al personale rammarico (... chiamiamolo rammarico se vogliamo....) c'è una solenne preoccupazione per il ruolo dell'informazione online. Gli amici de Il Nuovo, vertono in acque scurissime e noi ci siamo appena affogati. La bellezza di Vivacity stava nell'aver costruito una rete di collaboratori sparsi in tutta Italia capaci di cogliere "in loco" le problematiche delle singole città, i dinamismi e le sfaccettature. Vivacity era la dimostrazione che l'informazione online può essere altro dalle solite ribattute d'agenzia che invadono la rete.
Io mi unisco con piacere alle mail che arrivano in questi giorni da tutti gli altri collaboratori ed esprimo il mio più chiaro sdegno verso chi invece mi scrive "non trovo giusto che nelle giornate di sciopero - come oggi - o di ferie dei redattori, anche noi siamo 'costretti' a incrociare le braccia, perdendo delle entrate che nessuno ci rimborsa".
Stiamo morendo, ci staccano la spina fra pochissimo e c'è chi pensa ai compensi di una singola giornata. Vivi, dico io, almeno uno di quei famosi giorni da leone e non pensare ai tuoi 30 euro al dì.
23.12.03
Figli di un co.co.co minore
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