22.7.03

The journal

Eh Peppiniello... l'hai scritto in inglese....
se scrivevi 'giornale' o 'giornalista' la blogosfera ti implodeva addosso:))
E' online da pochi minuti la nuova release dell'aggregator:
arriva al ciel sereno a metà estate una versione che mi sembra più chiara
e con una gerarchia di contenuti disposta in modo ottimale.

Suddivisione e gerarchia che proviene - manco a dirlo - da robottini interni all'aggregator.
Un - chiamiamolo così - 'portale di post' fatto in automatico.
L'unica 'mano umana' è quella dei bloggatori che devono aggregare il proprio post.
Il resto viene da solo.

L'aspetto che preferisco di questa nuova versione è che ho subito una visione
- seppur parziale - di cosa 'vedono' i bloggers in una giornata, quali eventi
nazionali e internzionali sono stati più segnalati o commentati.

Mi viene in mente Google News , anche se in quel caso
non c'è bisogno di nessuna aggregazione iniziale
e sono i motori di ricerca a fare tutto.
Il risultato finale è simile anche se è valido 'solo' - scusate se è poco - per la blogosfera.
Prendete con le dovute distante il paragone - che indubbiamente è forzato - ma
mi cito da sola - autoreferenzialità totale - e trascrivo un pezzo della mia tesi
con la speranza di creare qualche riflessione.


5.3 Giornalismo senz’anima

Google news” è l’ultimo innovativo servizio creato a settembre del 2002 dal motore di ricerca Google.
A guardarlo sembra un normale giornale online, con le varie categorie di interni, esteri, economia e così via. Ma non si tratta di un vero e proprio sito d’informazioni. O meglio: gestisce informazioni ma senza l’ausilio di alcun “essere umano”. Infatti “Google news” è un software composto da algoritmi che setaccia quattro mila fonti in giro per il mondo e seleziona le notizie senza alcun tipo di intervento umano. In pratica il software applica l’algoritmo dei motori di ricerca alle pagine pubblicate quotidianamente dai siti d’informazione e produce automaticamente una sorta di una rassegna stampa in tempo reale sugli avvenimenti mondiali. (...)

Nessuna gerarchia, nessuna riunione del mattino, nessun redattore o corrispondente. Tutto sostituito da un software. Al di là dell’impaginazione l’aspetto che di maggiore interesse è legato al fatto che non c’è nessuna redazione dietro questo sito ma solo robot. (...)

“Google news è molto speciale in quanto offre un servizio di news compilato esclusivamente da algoritmi computerizzati (…) non impiega direttori, capiredattori o editori. Mentre le fonti delle notizie variano nella prospettiva e nell’approccio editoriale, la loro selezione per l’inclusione è fatta senza badare al punto di vista politico o ideologico ”.

Gridano alla fine dell’informazione i giornalisti dell’ordine del Veneto secondo cui, come si legge in un articolo,

“i giornali fatti senza giornalisti (o quasi), purtroppo, li conosciamo già da tempo, ma i risultati finora sono stati assai scadenti. Ma quel che mancava nel bestiario dell'informazione è il giornale fatto senza essere umano, ma che dico, senza nemmeno un essere vivente, neppure una parvenza. L’invettiva, all’inizio terribile, termina in modo meno catastrofico dovendo accettare che questo strano sito è creato “con risultati terribilmente accettabili ”.

In realtà torna il solito motivo di “tanto rumore per nulla” visto che Google news si posiziona più come "infomediario" cioè un intermediario di informazioni per la rielaborazione ed il filtraggio dei contenuti che come prodotto sostitutivo dei giornali. Anche se – come prosegue l’articolo dell’ordine del Veneto –

“L’invettiva, all’inizio terribile, termina in modo meno catastrofico dovendo accettare che questo strano sito è creato “con risultati terribilmente accettabili”.