Fragile
Sto cercando un nuovo appartamento: sono immersa in annunci, agenzie e numeri di telefono. Rubo ancora gli appartamenti degli studenti... me lo posso ancora permettere. Sino ad un paio d'anni fa mi guardavano male: ero una studentessa ergo i proprietari di casa credevano (a giusta ragione...) che poi la casa diventasse un covo di studenti sempre pronti a festeggiare. Prima di firmare il contratto scattava sempre il predicone generale sulla serietà e sul non_casino.
Ora ci riprovo, convita che il mio lavoro e la mia laurea funzionino da buon biglietto da visita: è ancora peggio. Quasi tutti gli appartamenti che ho visto vengono dati a giovani matricole che - probabilmente - rimarranno per i prossimi 4 o 5 anni. Poi i giovani studentelli possono essere ficcati anche in 3 in una stanza. Le becere logiche immobiliari mi sono irrimediabilmente contro.
Chiudere con l'appartamento in cui vivo ora significa abbandonare definitivamente la tanto odiata carta da parati: questo mi consola molto. Significa anche chiudere con una stanza con dei ricordi sentimentali più caotici che mai: ha custodito troppe incertezze, delusioni, sviste colossali.
Solo da poco la mia stanza sta ricominciando a riempirsi di belle emozioni nuove e soprattutto vere e pure. Me le porterò sicuramente dietro mettendole in una scatola: ho visto che contiene belle cose e non sono ancora arrivata e scoprirle tutte. Mi piace, ci tengo e so che è una scatola che va maneggiata con cura. Ma visto che sono così immacolate è bene che siano impacchettate in una bella scatola con una scritta "fragile" e trasferite in luoghi nuovi, intatti e adatti a far crescere sentimenti che non devono avere contaminazione alcuna con passati che saluterò con garbo, li ricorderò ma farò loro un inchino e me ne andrò. Poi riprenderò la mia nuova scatola di emozioni e mi dirigerò verso altre mete.

Ora ci riprovo, convita che il mio lavoro e la mia laurea funzionino da buon biglietto da visita: è ancora peggio. Quasi tutti gli appartamenti che ho visto vengono dati a giovani matricole che - probabilmente - rimarranno per i prossimi 4 o 5 anni. Poi i giovani studentelli possono essere ficcati anche in 3 in una stanza. Le becere logiche immobiliari mi sono irrimediabilmente contro.
Chiudere con l'appartamento in cui vivo ora significa abbandonare definitivamente la tanto odiata carta da parati: questo mi consola molto. Significa anche chiudere con una stanza con dei ricordi sentimentali più caotici che mai: ha custodito troppe incertezze, delusioni, sviste colossali.
Solo da poco la mia stanza sta ricominciando a riempirsi di belle emozioni nuove e soprattutto vere e pure. Me le porterò sicuramente dietro mettendole in una scatola: ho visto che contiene belle cose e non sono ancora arrivata e scoprirle tutte. Mi piace, ci tengo e so che è una scatola che va maneggiata con cura. Ma visto che sono così immacolate è bene che siano impacchettate in una bella scatola con una scritta "fragile" e trasferite in luoghi nuovi, intatti e adatti a far crescere sentimenti che non devono avere contaminazione alcuna con passati che saluterò con garbo, li ricorderò ma farò loro un inchino e me ne andrò. Poi riprenderò la mia nuova scatola di emozioni e mi dirigerò verso altre mete.
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