10.5.03

Navigare al Webbit
Al telefono
Amico: “Che fai stasera?”
Io: “Sono a Padova, sto per andare a cena”.
Amico: “Ah si, e con chi vai?”
Io: “Ehm…. Vado a cena con i miei link”.

E si, vado a cena con i miei link. Non tutti in realtà: alcuni (Zu, Proserpina, Granbaol etc ) erano già stati cliccati nel pomeriggio e poi si erano persi in altri percorsi di navigazione. Ieri sera a Padova ho seguito il percorso condotto dai link Strelnik e Arsenio.

Ma tutto il Webbit è un grande link (Strel... ero attentissima al tuo seminario!). Passeggiando per gli stand si vedono i totem con i nomi delle aziende/siti e hai cmq l’impressione di navigare. Associ finalmente volti a bit che hai visitato magari centinaia di volte. Tutti poi, hanno la faccia che io immaginavo. Sei quello che scrivi? Si. Ci credo. E’ una strana impressione quella di stamattina: la fredda consapevolezza di sapere già com’era parlare con Strel o con Arsenio, con Zu o gli altri. Nessuna novità o colpo di scena: nel bene e nel male avevo già un giudizio (pregiudizio) su ognuno di loro che è stato confermato.

Poi continui a passeggiare fra gli stand e - come in un mega portale – vedi appoggiato al muro Paolo (che chiamerò sempre e solo Paolo dopo che Giuseppe ha messo in rete il virus del panico da accento da cognome Vàldèmàrìn). Oppure guardi verso destra (??..sinistra…) e passano i Quintostato (sono un’unica entità, hanno una visione del mondo tridimensionale!) oppure vedi i coniglietti nani di Protty.

Giornata faticosa ieri, piena di input. Torno in albergo stanca ma felice. Il proprietario dell’hotel da un’occhiata al pass stampa che ho al collo.
“Ma sei una giornalista?”
“Ehm.. no… una specie”.

Da quel momento in poi è stata la fine: ha iniziato a raccontarmi la storia della sua vita, dell’ex ragazza giornalista che rincorreva perennemente la carriera e trascurava lui. Donne vittima della carriera.. smettetela!