22.3.03

Le mamme della guerra

Parlavo tempo fa con un mio docente che è stato nella legione straniera molti anni fa e si discuteva del fatto che "l'anonimato" di questo particolare esercito rendeva (ci riveriavno al conflitto in Algeria) le cose - se possibile definirle così - più semplici. Non c'erano "mamme francesi" che piangevano i figli in guerra. Ci sono ora mamme inglesi e americane che stanno piangendo, mentre quelle irachene credo che non abbiamo ormai più lacrime da versare tanto dura deve essere (in passato-presente-futuro) la loro situazione. In teoria le mamme italiane invece dovrebbero stare tranquille: come Silvio ha detto "Noi forniamo solo le basi militari, non soldati". Io sono contenta che non ci sarà impegno umano italiano: ma non mi piace questa finta idea di dover essere sempre "diplomaticamente" in bilico. L'Italia? Un pò si e un pò no... magari ti diamo due basi.... e due biglie colorate. Un Italietta incapace di farsi sentire, di prendere una posizione ferma sul fronte del "no". Salviamo le mamme italiane ma non la nostra dignità.