19.1.03

Rimbalzi fuffa

Ho concluso la serata di ieri parlando con un amico dell'articolo di Formenti. In generale l'idea di discutere di un articolo apparso su un settimanale mi piace: credo che sia in sintonia con l'idea che ho io di blog, cioè di luoghi di condivisione e di scambio d'informazioni. E anche vero che "prima di Formenti" i blogger italiani continuavano a scrivere senza chiedersi eccessivamente se i loro post fossero fuffa/scremati/seri/dignitosi. Non avevo mai pensato all'idea di scrematura visto che davo per scontato l'ipotesi che un post potesse essere qualsiasi cosa e di qualsiasi natura. Io ho sempre scritto qualsiasi cosa mi passasse in testa non pensando alla qualità e finalità dei miei post. Non voglio dimostrare nulla nel mio blog, nè di essere una brava scrittrice, nè di essere una donna geniale.

Il mio weblog quindi è sempre stato inconsapevolmente pieno di orgoglio fuffa . La proposta di Blog Notes di marcarsi con il logo "fuffa" o "bollino blu" è certamente interessante. Sono stata più volte tentata di inserire nel mio blog il logo fuffa, ma mi sono resa conto che è inutile marcare un luogo che, per sua natura, altro non può essere se non fuffa.

Non credo e non spero che la deontologia giornalistica debba coinvolgere anche i weblog. Con internet la dimostrazione che ci sono anche "altre informazioni" oltre a quelle giornalistiche è sempre più evidente. Che i giornali/giornalisti online debbano rispettare le regole della loro professione è fuori discussione. Ma queste stesse regole non possono essere applicate ad un contenitore che è solo personale e non è nato per gente "patentata".